martedì 3 novembre 2015

Torricella Sicura: ieri e oggi

Colline rotonde e levigate, vallate ricamate da campi coltivati e minuscoli poderi, il verde delle montagne gemelle e, nel lato opposto, in lontananza l’aspra dolomia del rude Gran Sasso.

Insomma il meglio dell’entroterra teramano, dove il paesaggio assume i tratti e i colori di un mondo ideale senza asperità né contrasti, modellato nell'equilibrio e nell'armonia.

Le unghiate del cemento a sfigurare l’opera di Dio, in lontananza perdono l’orrido impatto visivo e Teramo si mostra adagiata, lungo il cuneo della vallata, come un bella donna distesa ad attenderti ansiosa.
La strada per arrivare a Torricella Sicura è panoramica, dona pace agli occhi.

I chilometri di camminata ecologica nel verde di alberi secolari, ogni giorno vede centinaia di persone a caracollare tra la città aprutina e il piccolo borgo dei Gemelli.
E' la valvola di sfogo di tanti teramani che fanno di questo rito giornaliero, la loro eco terapia contro sedentarietà, depressione e mali del secolo.
Niente di meglio, credete, di questa pratica per ritemprare il corpo e lo spirito e incontrare sul proprio cammino varia umanità, lontani dall'inquinamento delle polveri sottili del centro cittadino.

Una promenade di terrazze panoramiche, paradiso per chi ama fare jogging, andare in bicicletta, passeggiare o magari dedicarsi alla lettura, contemplati dall'immenso e avvolti dal silenzio.

Chilometri che non rappresentano un impegno stancante ma il piacere immenso di arrivare alla meta prescelta.

Sulla mia strada un pomeriggio incontro l'amico Pietro Serrani, collaboratore di molte testate giornalistiche e anima di tante esperienze culturali e nasce questa collaborazione con "Teramani", per scoprire di più di questo piccolo borgo antico.

Il vulcanico Pietro ha ideato una bella pagina Facebook e mi racconta che:

"L’idea di Torricella Sicura: ieri e oggi, mi è venuta in mente - mi dice - dopo aver visto, casualmente, quelle relative a Montorio al Vomano e Teramo (Archivio fotografico montoriese e Teramo fotografie).
Queste due communities sono gestite da due amici di vecchia data: Sandro Di Donatantonio, un grafico montoriese amante di cartoline e bravissimo fotografo, e Fausto Eugeni, ex bibliotecario della prestigiosa Biblioteca “Dèlfico” di Teramo, nonché storico della città pretuziana.
Dopo, ho notato che c’era anche Campli fotografie e a curarla era Fabrizio Pedicone, cultore di patrie memorie camplesi, che non conoscevo affatto. 
Col tempo, poi, ho conosciuto fisicamente anche Fabrizio, il quale mi ha fornito diverso materiale fotografico relativo a Torricella Sicura.

La mia bella “avventura” è iniziata il 17 marzo 2013.
All'inizio mi aiutavano le mie due figlie, Silvia e Greta, perché non ci capivo nulla.
Anche adesso ho qualche problema - continua ridendo - loro intervengono subito e mi tengono aggiornato di tutte le novità inerenti questo social, come l’utilizzo dell'hashtag e delle altre cose.

Mi sono dato delle regole sin dall'inizio: all'interno ho creato degli album tematici ed ogni foto, o immagine, confluisce nel proprio spazio evitando di postarli alla rinfusa. 
In questo modo è anche più facile cercare una foto caricata, magari, tanto tempo fa.

Ad esempio, c’è una sezione dedicata alle cartoline di Torricella Sicura e lì c’è tutto quello che sono riuscito a reperire, ci sono quelle a colori e quelle in bianco e nero, alcune portano la firma anche di Paolo Graziani, grande fotografo teramano e papà dell’indimenticabile rocker nostrano Ivan Graziani (1945 – 1997). 
Poi, una sezione è dedicata a tutte le chiese del territorio torricellese, un altra alle classi delle scuole e degli asili, un altra alle tradizioni torricellesi (il presepe di più grande d’Abruzzo, l’Infiorata torricellese del Corpus Domini, le tante processioni religiose), poi si parla di personaggi, di gente comune e via di seguito.

Questa mia pagina non ha nessuna pretesa, l’intento è finalizzato solo a far conoscere e a far apprezzare i nostri luoghi anche fuori dai confini locali, condividere le foto, scambiarsele e commentarle positivamente, tanto, dopotutto, tutto il mondo è paese".

Bella iniziativa davvero.

Torricella Sicura, l’antichissima Turricellam, è un tantino trascurata a causa della sua vicinanza con Teramo, da cui dista soli sette chilometri.
Eppure è un abitato ricco di testimonianze di civiltà italiche, romane e altomedioevali.

Il suo territorio si trova alla falde dei Monti della Laga, a cavallo delle valli del fiume Tordino e del torrente Vezzola; ed è sulla direttiva Teramo – Rocca S. Maria – Bosco Martese.
In passato, il paese era formato da quattro piccoli borghi (Torricella Oscura, Torricella Scarpone, Torricella Romana e Colle del Pero o della Pera) divisi tra di loro, non essendo stata ancora costruita la zona centrale che ha dato uniformità all’attuale intero abitato.

Il nome “Torricella” deriverebbe dall’esistenza, in passato, di un antichissimo castello (“lu castille”, in dialetto torricellese), dal quale partiva un passaggio sotterraneo che conduceva in aperta campagna.
“Sicura”, invece, è riferito alla presunta presenza, un tempo, dei Siculi; altre fonti asseriscono che si riferirebbe ad un luogo fortificato, quindi sicuro.

Così, l’epiteto “Sicura”, venne aggiunto al nome di “Torricella”, qualche anno dopo l’Unità d’Italia, per ovviare alle tante omonimie presenti sul territorio del neonato Regno d’Italia.

E’ stata la patria del carbonaro Adamo Galli, del garibaldino Pacifico Cappelli e, più recentemente, dei fratelli Giorgio e Saverio Romani, volontari nel Primo conflitto mondiale, del dottor Mario Capuani, eroe della Resistenza teramana, e del senatore Pietro De Dominicis, giovanissimo sindaco ventiseienne, che tanto fece e diede al territorio e alla sua gente.

La Chiesa parrocchiale in piazza, ultimata nel 1806, è dedicata a San Paolo Apostolo.
Altra bella chiesa, che si trova in mezzo al paese nel verde degli abeti, è quella della Madonna delle Vergini (largo antistante via IV Novembre) con due graziosi altarini laterali ricavati dalla roccia di tufo; fu eretta nel 1635, attualmente l’intero complesso è in fase di ristrutturazione.

La Villa Capuani-Celommi è il fiore all’occhiello dell’Amministrazione comunale di Torricella Sicura.
Dopo il restauro è diventata sede della Fondazione Pasquale Celommi Onlus ed ospita manifestazioni, mostre, convegni culturali, artistici e gastronomici.
Ultimamente è diventata anche un’eccellente location per set fotografici e book matrimoniali.

Un’altra peculiarità torricellese è il Presepe e Museo Etnografico “Le Genti della Laga” (via Rita Censoni) che, da oltre dieci anni, viene allestito dai coniugi Gino Di Benedetto e Fabrizia Di Girolamo in una struttura permanente, messa a disposizione dal Comune.

E’ il presepe più grande d’Abruzzo, si sviluppa su una superficie di 700 mq con 3 aree ben distinte: una sezione museale relativa alla passata civiltà contadina ed urbana del nostro territorio; l’altra, composta da miniature, in scala 1:4/5, che si animano e rappresentano scene di vita della citata civiltà dell’epoca; la terza, infine, è quella che riguarda la Natività, ovvero il presepe vero e proprio.

Da dieci anni, a Torricella Sicura, la festività del Corpus Domini è vissuta con maggiore solennità, grazia all’Infiorata, realizzata dall’Associazione “Truciolinarte”, che colora il centro cittadino con tappeti di trucioli colorati raffiguranti temi religiosi.

Nel campo culinario, fra le tante altre specialità, si annovera il “Minestrone alla Torricellese” menzionato, a suo tempo, dallo scomparso Rino Faranda nel volume di “Gastronomia teramana” (Tercas – Edigrafital SpA, Sant’Atto TE, 1991).

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Pietro Serrani pietro.serrani@tin.it
foto Franco Giuliani e Pietro Serrani