lunedì 17 giugno 2013

L'escursione: la Valle degli Eremi

Tra la Montagna dei Fiori e quella di Campli, nell’angusta gola del fiume Salinello: natura, leggenda, storie di re, pastori ed eremiti.

Da Ripe di Civitella del Tronto, si prende una strada bianca dopo la chiesa di San Pietro, che conduce in poco più di un chilometro ad un piazzale.
Si lascia l’auto e si procede a piedi lungo la carrareccia.
In dieci minuti si è davanti alla grotta di S. Angelo.

Poco dopo l’eremo si scende lungo un ripido sentiero che raggiunge il greto del fiume. Una piccola e remunerativa deviazione a sinistra scende alla bella cascata de “Lu Caccame”.

Percorrendo la sinistra orografica della valle in venti minuti circa si è davanti a un’ampia ansa del fiume e al bivio per Santa Maria Scalena.

La pericolosità del pendio sconsiglia la visita, soprattutto a chi non è esperto di escursionismo e alpinismo.
Il sentiero si addentra nel cuore delle gole e si ha bisogno di scarpe in gore tex per alcuni guadi da effettuare nell’acqua.
Dove la valle si allarga, il piccolo sentiero devia a sinistra e attraversa un ramo del Salinello.

Qui è visibile il bivio per l’eremo di San Marco raggiungibile da esperti in dieci minuti nel bosco.
Poco dopo il bivio per San Marco, lungo il sentiero che risale la valle, troviamo sulla destra una debole traccia che sale ripida lungo un brecciaio, inoltrandosi nel bosco e raggiungendo, in venti minuti, le Torri di San Francesco e l’eremo omonimo che la leggenda vuole sia stato utilizzato dal santo di Assisi.

Risalendo alle Torri, si riprende il sentiero che dopo pochi minuti, si ricollega al tratto principale proveniente da Ripe.
Presto si scorgeranno i leggendari monconi di mura di quello che era il Castello del Re Manfredi di Svevia, in alto sul costone roccioso.

È assolutamente un luogo magico.

Se lo si vorrà raggiungere, occorrerà una buona mezz’ora e, alla fine, avrete camminato per circa due ore e mezza.
Il paese più vicino sarà Macchia da Sole, su di un antico percorso di pastori.
Dalla rocca, dista circa venti minuti.




Gli articoli inseriti nella rivista sono redatti da Sergio Scacchia, autore tra l'altro di tre libri:
"Silenzi di Pietra" e "Il mio Ararat" e "Abruzzo nel cuore".

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