giovedì 19 settembre 2013

Castel Menardo, antica fortificazione cassinese sull’Alento!

Nel mio vagabondare alla ricerca del bello in Abruzzo, una tappa imperdibile è il territorio di Serramonacesca, in provincia di Pescara.
Della splendida abbazia di San Liberatore a Majella, ho raccontato in altra parte del blog, insieme all’eremo di S. Onofrio, raggiungibile con una semplice passeggiata di venti, trenta minuti.

È questo il periodo forse più bello per scoprire dei posti meravigliosi, immersi nei boschi che si stanno per colorare delle tinte incredibili dell’autunno.

C’è un monumento, però di cui dobbiamo fare conoscenza.
 È la cortina muraria dell’antico Castel Menardo.
Posto in posizione dominante sulla bella valle del fiume Alento, i resti sono evidenti e interessanti da scoprire.

La rocca fu eretta per assicurare la difesa dell’abbazia benedettina.
Nonostante ciò il luogo sacro subì in più guerre, disastri spaventosi fino a essere distrutta sul finire del XV secolo.
La fortificazione è caratterizzata da un impianto triangolare ancora perfettamente riconoscibile.

In una delle sue estremità s’innesta in un corpo quadrangolare mentre, nei restanti vertici liberi, si trovano due torri circolari i cui resti si fanno ancora ammirare.

Con un po’ di attenzione il visitatore riesce anche a individuare i due enormi portali che un tempo davano accesso alle numerose arciere poste lungo la cortina di pietra, evidenziando tutto il carattere difensivo del manufatto.

Il Castel Menardo, per gli appassionati, può essere fonte di studio essendo stato accostato ad alcune fortificazioni cassinesi che hanno fatto tendenza nell’architettura difensiva del medioevo per la singolare accuratezza costruttiva delle murature.

Insomma la rocca, collocata in una spettacolare ambientazione, testimonianza storico culturale d’indubbio valore, potrà regalarvi una gita interessante.
Tornando all’abbazia, vale la pena di terminare la giornata con una bella passeggiata lungo il fiume per scoprire angoli incantevoli e inquietanti tombe rupestri, buchi nella pietra dove incredibilmente vivevano gli asceti in continua preghiera.

I tesori di Serramonacesca si raggiungono attraverso la A25 Pescara Sulmona, uscita Scafa, poi S.S. 539.

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