martedì 5 febbraio 2013

Cellino Attanasio: antico feudo degli Acquaviva.

Cellino Attanasio, antico feudo degli Acquaviva, non è soltanto un paese con una storia sontuosa testimoniata da una cinta muraria potenziata da torrioni che fa intuire l’importanza strategica nei secoli.

Tanto meno questo borgo incastellato ha nel paesaggio che si dipana tra la valle del Vomano e quella del Piomba, in uno spettacolo che dal mare porta fin sulle vette della catena del Gran Sasso, il suo punto di forza.

Quello che più di ogni altro rende Cellino da visitare è la chiesa madre di Santa Maria La Nova, autentico scrigno di meraviglie, posto alla fine del viale Luigi di Savoia che si apre su di una veduta spettacolare che regala mezzo Abruzzo teramano agli occhi del visitatore.

E badate bene che questa chiesa di origini trecentesche, la cui torre campanaria fu inglobata poi alla sua prima edificazione, potrebbe essere un tesoro di più grandi proporzioni se non fosse stata spogliata e alcune delle sue opere fossero state lasciate lì, dove erano originariamente collocate.

All'interno si trova un bel tabernacolo quattrocentesco in pietra attribuito a Andrea Lombardo, autore del portale di S.Antonio a Tossicia, qualche bel dipinto e un cero pasquale finemente lavorato.
 Credo però che il tesoro da non perdere sia il magnifico portale quattrocentesco del napoletano Matteo Capro, attivissimo e quotato artista che in circa dieci anni ha lasciato opere immortali sparse in tutto Abruzzo.

La scena dell’Annunciazione nella lunetta è una maiolica geniale che scrutata attentamente fa riflettere sulla portata e sull’importanza dell’avvenimento.
Sono bellissimi i leoni stilofori che reggono le colonne tortili e i giochi di pietra che contornano l’ingresso.
Importante è anche lo stemma gentilizio della potente famiglia Acquaviva che campeggia sulla parte superiore.

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